Cosa fare per ottenere il risarcimento in caso di volo cancellato, volo in ritardo e overbooking?

Ritardo del volo, cancellazione, scioperi, negati imbarchi e altre decine di situazioni imprevedibili accadono ogni giorno negli aeroporti di tutto il mondo. Il viaggiatore ignaro si trova spesso ad una lotta all’ultimo sangue per valere i suoi diritti con la compagnia di volo o l’assistente di turno.

Quante volte a ognuno di noi è capitato di programmare un viaggio in ogni suo dettaglio per poi vedere i propri piani andare in fumo a causa di un aereo atterrato in ritardo o qualsiasi altra problematica con il volo.

Ad ogni modo, se rientrate in quella fascia limitata di privilegiati che ancora non hanno avuto modo di scontrarsi con la malsana organizzazione delle compagnie aeree, ciò che è riportato in questo articolo potrà comunque tornarvi utile nel futuro, per voi stessi o per i vostri conoscenti caduti vittima di disagi aerei.  Ebbene, esiste una apposita legislazione che si è posta come obiettivo di proteggere i diritti dei passeggeri e far si che vengano rispettati gli obblighi da parte dei vettori di volo nei confronti di questi ultimi, qualora si verificano determinate condizioni. Dalla raccolta di questi provvedimenti è nata la Carta dei Diritti del Passeggero, in cui sono ben espresse le circostanze secondo cui il passeggero ha diritto ad un risarcimento monetario o ad assistenza in aeroporto, qualora il suo volo sia stato cancellato, abbia subito un ritardo o in caso di overbooking e negato imbarco.

Più precisamente se il vostro volo è stato cancellato non per circostanze eccezionali (maltempo, sciopero del personale, problemi tecnici al velivolo o pericolo attentati) si può aver diritto fino a 600 euro di indennizzo, alla riprotezione su un volo alternativo o al rimborso del biglietto stesso. Per il volo in ritardo invece l’ammontare dell’indennizzo varia a secondo della durata del ritardo e della lunghezza della tratta percorsa. Ad ogni modo per ottenere il risarcimento è necessario che l’aereo riporti un ritardo non inferiore alle 3 ore.

Infine in caso di overbooking o negato imbarco, al passeggero spettano una serie di benefit concordati con la compagnia aerea, la possibilità di imbarcarsi su un volo alternativo o diversamente richiedere il rimborso del proprio biglietto, oltre che naturalmente l’assistenza in aeroporto.

Tanti dunque gli obblighi previsti per le compagnie aeree ma ancor di più i casi in cui questi non vengono rispettati, forse anche a causa della mancata conoscenza dei passeggeri o della loro scarsa volontà di intraprendere vie legali. Il viaggiatore medio ritiene che le spese per un avvocato e le procedure per ottenere il rimborso allunghino i tempi di attesa, accade così che molti rinunciano ad avviare la pratica e solo pochi cercano di ottenere un riscontro in forma privata direttamente dalla compagnia con cui hanno viaggiato. Quest’ultima strada si risolve per lo più in un percorso ad ostacoli che porta poi ad un nulla di fatto.

Un vero peccato se si pensa che gli elementi per abbattere la resistenza dei vettori, nel riconoscere ciò che ci spetta per diritto, ci sono tutti: a partire dalle leggi fino a coloro che hanno messo la loro esperienza a disposizione dei viaggiatori per una vera e propria lotta al risarcimento dei voli.

Quali le procedure per richiedere l’indennizzo previsto?

Le possibilità per il viaggiatore di ottenere il rimborso del biglietto e l’indennizzo previsto dalla normativa comunitaria possono essere diverse:

  1. Compilare un modulo europeo da inviare direttamente alla compagnia aerea con il quale è stato effettuato il trasporto o dal quale vogliamo ottenere il risarcimento;
  2. Inviare il modulo compilato direttamente all’ENAC dell’aeroporto in cui si è verificato l’evento, qualora non si è ottenuta risposta dalla compagnia aerea o questa non ha soddisfatto le nostre richieste;
  3. Rivolgersi ad esperti del settore turistico e legale per avviare la pratica di rimborso.

Negli ultimi anni sono sorte sempre più aziende come No Problem Flights a sostegno dei passeggeri che senza costi aggiuntivi si fanno carico delle procedure di rimborso di voli aerei mettendo in campo tutta la loro esperienza a difesa dei diritti del viaggiatore.

I vantaggi di scegliere questa ultima strada sono notevoli: si riducono i tempi di attesa poiché si crea un canale diretto con le compagnie aeree; c’è qualcuno che al posto nostro si occupa degli aspetti burocratici e di tutta la documentazione necessaria ad ottenere il risarcimento, infine le spese di gestione e lo sviluppo della pratica sono a carico loro.

Il risultato? Se non si ottiene il rimborso non viene trattenuto nulla dall’azienda, diversamente sarà trattenuta una piccolissima percentuale (intorno al 25%) ma col vantaggio che il passeggero non dovrà preoccuparsi più di nulla se non di fornire i dati del proprio volo. Inoltre in tempi brevi potrà ottenere dai 250 ai 600 euro di indennizzo, anche per un volo low cost pagato meno di dieci euro. Il che non è per niente male!

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