Cosa è l’oleodinamica

In ingegneria esistono diversi settori di studio che cercano di spiegare le forze in grado di muovere gli apparecchi meccanici, e che soprattutto cercano di mettere a punto il modo migliore di sfruttare queste forze al fine di agevolare il lavoro dell’uomo.

Grazie ai grandi progressi che ha fatto la scienza ingegneristica nel corso dei secoli oggi possiamo usare la maggior parte dei macchinari di impiego comune, dalle automobili che consentono lo spostamento lungo le strade, ai mezzi pesanti che permettono di costruire case o fare lavori di altra natura.

Il movimento può essere impresso ad un macchinario sfruttando le forze studiate dall’ingegneria; esiste ad esempio la pneumatica, che si occupa di studiare il movimento dato dalle masse gassose. Il movimento dato per via pneumatica di solito è rettilineo e molto veloce, e quindi usato per animare mezzi che devono avere una grande rapidità ma non devono svolgere movimenti molto complessi.

Accanto alla pneumatica esiste anche l’oleodinamica, che fa parte di una categoria più vasta chiamata fluidodinamica.

la fluidodinamica, come fa facilmente intuire la sua denominazione, studia il moto che può essere prodotto dallo scambio di fluidi; l’oleodinamica, più nel dettaglio, si occupa di studiare il moto impresso dal’olio idraulico, che viene detto anche vettore energetico.

In che modo un fluido come l’olio idraulico può dare vita ad una forza e, di conseguenza, al movimento?

Il segreto sta nella pressione a cui viene sottoposto il liquido.

Per spiegare meglio il principio base su cui funziona l’oleodinamica, basti pensare al pistone di un motore: si tratta di un cilindro che si muove dentro ad un involucro e che viene spinto dalla pressione di un liquido che viene prima compresso e poi rilasciato.

Quand’è più opportuno adottare un impianto oleodinamico, e quando uno pneumatico?

Abbiamo detto che un movimento pneumatico è rettilineo e veloce; un impianto oleodinamico invece è capace di imprimere anche un movimento rotatorio, o dal basso verso l’alto, e viceversa.

Si tratta di un movimento più lento, ma più preciso e più facilmente controllabile.

Per capirci, è il tipo di forza che viene usata nelle macchine che devono sollevare dei grossi carichi, o nei mezzi pesanti per il loro spostamento.

Ci sono ovviamente anche altre differenze tra un impianto pneumatico e uno oleodinamico.

Sicuramente l’olio, rispetto all’aria, presenta degli svantaggi, perché non è rinnovabile e non è facilmente reperibile, e inoltre costa di più.

Però, in compenso, l’olio, rispetto all’aria, è più versatile nelle sue possibilità di utilizzo. Inoltre, poiché ha la caratteristica di essere incomprimibile, può trasmettere il suo impulso anche a distanza, generando una grande potenza.

Ovviamente un impianto oleodinamico deve essere costruito con accuratezza e progettato in ogni suo minimo dettaglio affinché se ne possano sfruttare appieno tutti gli innumerevoli vantaggi. Molto importante è anche che le parti dell’impianto siano state realizzate a regola d’arte, come fa l’azienda Soltec.

Cilindri, pistoni, e tutte la altre componenti necessari e per costruire un impianto oleodinamico, o per sostituire pezzi danneggiati, si possono trovare in vendita sullo shop on line soltecstore.com, che garantisce prezzi convenienti e rapidità di consegna.

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