Come curarsi con il mirtillo

Grazie alle notorie proprietà medicamentose della tisana al mirtillo si possono beneficiare di diverse azioni benefiche quali: lenitiva, antiossidante, astringente, antinfiammatoria, vasoprotettrice, ipoglicemizzante, antivirale, antibatterica. Questo largo spettro di virtù si deve alla ricca concentrazione di principi attivi presenti nella pianta tra cui: vitamina B, vitamina C, provitamina A, flavonoidi, tannini, antociani, pectina,  manganese, cromo, sostanze acide (acido citrico, acido idrocinnamico, acido ossalico, acido gamma-linolenico, acido folico). In ambito erboristico del mirtillo si utilizzano i frutti, le foglie ma anche le parti meristematiche; in particolare i principi attivi contenuti nelle bacche del mirtillo, soprattutto quello nero, esplicano proprietà capillaro-protettrice, con cui contrastare la fragilità capillare; grazie poi all’azione antiossidante questo rimedio naturale si dimostra un alleato prezioso dall’effetto antiage quindi agisce contro la formazione dei radicali liberi, allo stesso modo ostacola la formazione di placche aterosclerotiche nelle pareti dei vasi sanguigni; inoltre le bacche sintetizzano un effetto antisettico utile nel trattamento della diarrea, delle coliche a livello addominale e delle cistiti. Si consiglia, invece, l’uso delle foglie del mirtillo se si ha la glicemia alta in caso di diabete, in quanto in questa parte della pianta si concentrano delle sostanze capaci di abbassare la concentrazione di glucosio nel sangue. Mentre nei giovani getti si condensa il gemmoderivato che offre un effetto antinfiammatorio capace di ripristinare la regolare attività enzimatica intestinale.

Per poter beneficiare in pieno delle proprietà medicamentose della tisana al mirtillo bisogna fare attenzione alla posologia ed agli eventuali effetti collaterali che il soggetto potrebbe sviluppare dopo l’inizio del trattamento a base dei fitoestratti della pianta. Quando si prepara una tisana a base di mirtillo le precauzioni vanno adottate principalmente quando si utilizzano le foglie del mirtillo che potrebbero causare intossicazione, in queste parti della pianta infatti si trova l’idrochinone, un composto che causa irritazione e può anche scatenare allergie, a lungo andare l’uso del rimedio potrebbe provocare nel soggetto intossicazione e nei casi più gravi l’insorgenza dell’itterizia; quando invece si utilizzano i frutti freschi oppure essiccati non si riscontrano effetti collaterali. Prima di intraprendere qualsiasi trattamento è bene consultare il proprio medico curante, l’uso di tisane al mirtillo è comunque sconsigliato alle donne in dolce attesa oppure alle prese con l’allattamento, ma anche ai pazienti che seguono una terapia con farmaci ipoglicemizzanti.

Lascia un commento