Cosa fare per diventare avvocato

Keanu Reeves ha incantato milioni di spettatori con la sua interpretazione in L’Avvocato del Diavolo, al fianco di Al Pacino. È così che ci siamo sempre immaginati dovesse essere un avvocato: spregiudicato, sicuro, strafottente. Nella realtà, forse per fortuna, nessun avvocato si trova a dover fronteggiare Satana, ma rimane comunque una professione molto complessa, sia dal punto di vista tecnico che da quello morale. Qual è l’iter per diventare avvocato?

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Scegli la scuola giusta

Tra l’offerta formativa italiana, non esiste una scuola superiore specializzata in diritto e giurisprudenza. È consigliabile però scegliere un liceo, magari classico. Materie come filosofia e latino possono tornarvi utili quando vi ritroverete a studiare leggi e diritti. Altro passo fondamentale: leggete, leggete, leggete! La padronanza dell’italiano è un requisito fondamentale per un avvocato. Ovviamente, neanche a dirlo, devi avere anche una buona conoscenza dell’inglese, almeno!

L’Università

Praticamente tutte le università italiane hanno la facoltà di Giurisprudenza. Proprio perché l’offerta è così varia è importante scegliere quella giusta: informatevi sui professori, sulla qualità dell’ambiente, dei corsi ecc. Meglio indagare un po’ di più prima che ritrovarsi insoddisfatti dopo!

La frequenza alle lezioni non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata: la giurisprudenza è un settore talmente complesso che è molto importante avere un professore esperto che possa risolvere i vostri dubbi. Per diventare avvocati, niente corsi e-learning, siamo spiacenti. Importantissima sarà la tesi di laurea: scegliete un argomento che vi appassioni e un professore con cui vi trovate a vostro agio.

La pratica

Una volta laureato, arriva il vero banco di prova: fare pratica. Gli studi di avvocati in Italia non si contano, la concorrenza è spietata. Buona norma è scegliere uno studio non troppo specializzato, ma che tratti sia casi di diritto civile che penale. Questo vi darà una formazione a 360° e sarà più facile prepararsi per l’Esame di Stato (necessario per diventare avvocato).

È necessario poi iscriversi al registro dei praticanti; dovrete fare un tirocinio di 18 mesi nello studio di un avvocato che sia iscritto all’Albo da cinque anni (almeno!).

La parola d’ordine poi è: pratica. Fatene tantissima, assistete alle udienze, occupatevi della redazione di atti processuali, cercate di assorbire il più possibile dall’esperienza degli altri. Preparatevi all’esame di Stato man mano che fate pratica, non riducetevi all’ultimo per studiare!

Dal 2012 è inoltre obbligatorio seguire un corso di formazione di almeno 160 ore.

In bocca al lupo!

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